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IL CARTAIO

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^CHIKA^
view post Posted on 31/7/2006, 19:04




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Titolo originale: Il Cartaio
Nazione: Italia
Anno: 2003
Genere: Horror
Durata: 106'
Regia: Dario Argento
Sito ufficiale:


Cast: Liam Cunningham, Stefania Rocca, Silvio Muccino, Vera Gemma, Claudio Santamaria, Fiore Argento
Produzione: Claudio Argento
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 02 Gennaio 2004

TRAMA

Una turista americana viene rapita da un pazzo criminale che si fa chiamare "Il Cartaio". Manda una mail alla polizia dove li sfida ad un incontro di poker. Il commissario di polizia è molto scettico, finché collegandosi su Internet non vede l'omicidio della ragazza...

RECENSIONE

Dario Argento era tornato dietro la macchina da presa nel 2001 con "Non ho sonno", film decisamente mediocre, il peggiore secondo me della sua carriera. A distanza di 3 anni Argento torna dietro la macchina da presa a raccontarci le sue storie di killer e di fantasmi, e lo fa con "Il Cartaio". Come un pò tutti sanno il buon Dario non azzecca un film da anni, forse da "Phenomena" in poi. Ci sono stati episodi non da buttare come "Trauma" e lo strano ma conturbante "La sindrome di Stendhal" , poi col "Fantasma dell 'Opera" si sono visti i primi segni di crollo totale di idee. Però per quello di buono che ha fatto in passato noi fan ogni volta che vediamo uscire al cinema un suo nuovo film pensiamo sempre che questa sarà la volta buona che il buon Dario torni ai suoi antichi fasti. Ma anche stavolta le nostre speranze sono state vane.
Con questo film, Argento continua a non inoltrarsi nel genere completamente horror, ma preferisce narrare gialli con contenuti abbastanza horror o perlomeno da thriller forte. Tornano le musiche dei Goblin, che non sono efficienti come in passato ma che perlomeno lasciano traccia nel film, mentre ormai per l'uso della fotografia e delle luci Argento ha deciso di abbandonare lo stile Bava e di usare un metodo più realistico con colori crudi .
La trama è abbastanza coinvolgente, e la lotta del killer contro la polizia cattura lo spettatore. Anche se stavolta Argento non usa i suoi omicidi sadici e violenti ma preferisce suggerire l'orrore, con i primi piani della vittime immortalate dalla web cam. Un killer quindi al passo coi tempi, non più l'assassino classico. La voglia di Argento di adattarsi agli horror di oggi si sente, non abbandonando però del tutto il suo stile, in quanto anche essendo diverso dagli altri suoi film , "Il Cartaio" si riconosce facilmente come film del Dario nazionale.
Nell'uso dei primi piani sulle vittime Argento mette in mostra un feticismo angosciante, in grado di farci intuire cosa stia succedendo alla vittima e quindi di coinvolgerci emotivamente. Argento vuole a tutti i costi immortalare il dolore delle vittime attraverso i propri sguardi contorti dalla sofferenza, schiaffandoci in faccia un orrore non splatter ma efficiente ugualmente.
Il film comprende addirittura un omicidio alla buon Dario Argento vecchia maniera, cioè la sequenza dell'omicidio di Muccino. Poi comunque in altri delitti Argento si autocita, per chi ha visto "Profondo Rosso" è inevitabile il confronto della villa abbandonata con questa del film ( il covo/trappola del killer).
Il film quindi non è tutto da buttare, anzi ha le sue buone carte. Viene ora però la parte dolente della recensione, cioè l'elenco di tutte le cose che non funzionano e che devono essere aggiustate assolutamente in futuro.
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Gli attori sono completamente fuori luogo, sembrano vagare nella sceneggiatura senza capire il perchè. Tante marionette appese ai fili senza anima, così come i personaggi secondari che sono veramente quasi ridicoli. I dialoghi sono davvero imbarazzanti e pesano moltissimo sulla credibilità del film, ma questo si era già notato da tempo. Se Argento non finisce di collaborare con Franco Ferrini alla sceneggiatura non risolverà nulla. Poi il film ha una pecca molto importante....si capisce facilmente chi sia l'assassino praticamente da subito, anche se Dario cerca in qualche modo di sviare lo spettatore. Ci sono comunque lacune di sceneggiatura enormi, ed attori diretti malissimo. In totale "Il Cartaio" si porta dietro di sè tutti i difetti dell'ultimo Argento ma contiene anche qualcosa di buono che rende il film appena sufficiente e che fa sperare ancora per il futuro. Dario c'è, il problema è che tutto il resto non c'è più. Dovrebbe perdere più tempo nella sceneggiatura del film, e quindi cambiare sceneggiatore al più presto, perchè con Ferrini i suoi film saranno sempre dei mezzi flop. Si spera nell'ultimo capitolo della saga delle 3 Madri.....io credo ancora in Argento dopo tutto.

VOTO : 6
 
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